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 AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!!

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MessaggioTitolo: Re: AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!!   AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!! - Pagina 2 EmptyVen 04 Lug 2008, 11:28

Savoldelli: "Bici addio. La sofferenza pesa"


BREST (Francia), 4 luglio 2008 - Penultima tappa del Giro d’Italia: quella del Gavia, del Mortirolo e dell’Aprica. Quando vede il cartello -3 km dall’Aprica, a Paolo Savoldelli viene da dirsi: "Dai che è l’ultimo gran premio della montagna che faccio". E al traguardo arriva più sereno. Poi cercano di fargli cambiare idea, soprattutto Fabio Bordonali. Il suo team manager lo implora di aspettare, di pensarci, di ripensarci. Savoldelli aspetta, ci pensa, ma non ci ripensa. Ha deciso: a fine 2008 smette di correre.

Savoldelli, perché?
"Perché ho cominciato ad andare in bici a 8 anni, e a correre a 14, e continuo a girare, divertirmi, soffrire eppure essere contento di questa sofferenza. Come se la sofferenza fosse una regola. Ma tutto questo oggi lo faccio con qualche pensiero. E i pensieri pesano. Soprattutto in bici".

Che cos’era il ciclismo?
"Da bambino era grandi fughe e grandi salite, era sogno e fantasia, era mio zio che mi scortò in bici sul Gavia quando la strada era ancora stretta e sterrata, era mio padre che mi parlava di Merckx e Moser, era il Giro con la vittoria di Visentini e poi con la sua sconfitta per "colpa" di Roche, erano i pomeriggi davanti alla tv con le parole di De Zan".

Poi da professionista?
"Era l’epoca di Rominger e Indurain, Bugno e Pantani. Quando mi sono trovato in gruppo, con loro, mi sembrava di essere al cinema. Ero ossessionato da un dubbio: pensa se li faccio cadere".

Che ciclismo lascia?
"Uno sport ancora meraviglioso, ma senza più una sua identità. Oggi tutto è comandato dalla federazione internazionale e da quelle nazionali, dagli organizzatori e dai gruppi sportivi.I corridori sono quelli che contano di meno. Si va alla ricerca dello spettacolo".

Il momento più bello?
"Il Giro 2005. Avevo vinto quello del 2002, poi tre incidenti mi hanno spedito k.o. Potevo smettere, ho tenuto duro. E ce l’ho fatta anche senza squadra in salita".

Da gregario a capitano, da capitano a gregario.
"Gregario di Cipollini. Corridori come Scirea, Calcaterra e Fagnini mi hanno insegnato il mestiere. Altro che radioline. Ho rifatto il gregario a Lance Armstrong. Costruito per vincere, in qualsiasi sport. Anche in canoa o su un bob".

Savoldelli, lei è anche quello del 49,9.
"Giro 1999, Madonna di Campiglio, controllato nella stanza di Martinelli: hanno detto e scritto 50,9, poi tolto 1 punto come da regolamento, dunque 49,9, cioè un filo sotto il limite del 50% di ematocrito. Ma non era vero: avevo 48,9, e senza togliere 1 punto. Normalmente avevo 46-47, ma si veniva da tappe di montagna, ed eravamo disidratati. Ho un rimpianto: non aver chiesto di fare un altro esame. Avrebbe potuto dimostrare che quella macchina era tarata male".

Ha più dato o ricevuto?
"Si dà e si riceve. Al Colle delle Finestre ho dato l’anima, ma ho ricevuto un Giro. (frase stupenda!)Il ciclismo mi ha dato carattere, spirito e coraggio, e la capacità di accettare le cose come vanno".

Più corridore che personaggio: vero?
"A 11 anni andavo in cantiere con mio padre, poi la mattina pedalavo e il pomeriggio lavoravo. Sarà dei bergamaschi, ma siamo semplici e con i piedi per terra. Mai avuto bisogno di tatuaggi e veline".

E adesso?
"Da domani al 13Giro dell’Austria. Poi un bel finale di stagione, magari con il Mondiale crono: mai fatto. Sarebbe bello chiudere debuttando".


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Grazie Falco! I tuoi "voli" sulle discese del Giro ci mancheranno!
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MessaggioTitolo: Re: AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!!   AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!! - Pagina 2 EmptyVen 04 Lug 2008, 17:18

Cap ha scritto:
Savoldelli: "Bici addio. La sofferenza pesa"


BREST (Francia), 4 luglio 2008 - Penultima tappa del Giro d’Italia: quella del Gavia, del Mortirolo e dell’Aprica. Quando vede il cartello -3 km dall’Aprica, a Paolo Savoldelli viene da dirsi: "Dai che è l’ultimo gran premio della montagna che faccio". E al traguardo arriva più sereno. Poi cercano di fargli cambiare idea, soprattutto Fabio Bordonali. Il suo team manager lo implora di aspettare, di pensarci, di ripensarci. Savoldelli aspetta, ci pensa, ma non ci ripensa. Ha deciso: a fine 2008 smette di correre.

Savoldelli, perché?
"Perché ho cominciato ad andare in bici a 8 anni, e a correre a 14, e continuo a girare, divertirmi, soffrire eppure essere contento di questa sofferenza. Come se la sofferenza fosse una regola. Ma tutto questo oggi lo faccio con qualche pensiero. E i pensieri pesano. Soprattutto in bici".

Che cos’era il ciclismo?

"Da bambino era grandi fughe e grandi salite, era sogno e fantasia, era mio zio che mi scortò in bici sul Gavia quando la strada era ancora stretta e sterrata, era mio padre che mi parlava di Merckx e Moser, era il Giro con la vittoria di Visentini e poi con la sua sconfitta per "colpa" di Roche, erano i pomeriggi davanti alla tv con le parole di De Zan".

Poi da professionista?
"Era l’epoca di Rominger e Indurain, Bugno e Pantani. Quando mi sono trovato in gruppo, con loro, mi sembrava di essere al cinema. Ero ossessionato da un dubbio: pensa se li faccio cadere".

Che ciclismo lascia?
"Uno sport ancora meraviglioso, ma senza più una sua identità. Oggi tutto è comandato dalla federazione internazionale e da quelle nazionali, dagli organizzatori e dai gruppi sportivi.I corridori sono quelli che contano di meno. Si va alla ricerca dello spettacolo".

Il momento più bello?
"Il Giro 2005. Avevo vinto quello del 2002, poi tre incidenti mi hanno spedito k.o. Potevo smettere, ho tenuto duro. E ce l’ho fatta anche senza squadra in salita".

Da gregario a capitano, da capitano a gregario.
"Gregario di Cipollini. Corridori come Scirea, Calcaterra e Fagnini mi hanno insegnato il mestiere. Altro che radioline. Ho rifatto il gregario a Lance Armstrong. Costruito per vincere, in qualsiasi sport. Anche in canoa o su un bob".

Savoldelli, lei è anche quello del 49,9.
"Giro 1999, Madonna di Campiglio, controllato nella stanza di Martinelli: hanno detto e scritto 50,9, poi tolto 1 punto come da regolamento, dunque 49,9, cioè un filo sotto il limite del 50% di ematocrito. Ma non era vero: avevo 48,9, e senza togliere 1 punto. Normalmente avevo 46-47, ma si veniva da tappe di montagna, ed eravamo disidratati. Ho un rimpianto: non aver chiesto di fare un altro esame. Avrebbe potuto dimostrare che quella macchina era tarata male".

Ha più dato o ricevuto?
"Si dà e si riceve. Al Colle delle Finestre ho dato l’anima, ma ho ricevuto un Giro. (frase stupenda!)Il ciclismo mi ha dato carattere, spirito e coraggio, e la capacità di accettare le cose come vanno".

Più corridore che personaggio: vero?
"A 11 anni andavo in cantiere con mio padre, poi la mattina pedalavo e il pomeriggio lavoravo. Sarà dei bergamaschi, ma siamo semplici e con i piedi per terra. Mai avuto bisogno di tatuaggi e veline".

E adesso?
"Da domani al 13Giro dell’Austria. Poi un bel finale di stagione, magari con il Mondiale crono: mai fatto. Sarebbe bello chiudere debuttando".


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Grazie Falco! I tuoi "voli" sulle discese del Giro ci mancheranno!

micio5 micio7 micio11 micio23 micio36 disperato muro nooooo lacrimegioia triste

Che notizia triste.... Anch'io l'ho letta stamattina e sono rimasto 5 minuti almeno a fissare il monitor attonito....

Dopo El Diablo se ne va anche il falco.....

Cmq complimenti CAP per averlo inserito nell'AMARCORD !!!

Bellissime le frasi dell'intervista, ma del resto me l'aspettavo dal Falco di Rovetta. E' sempre stato cosi' lui... Mai banalita' ma sempre la verita', anche quando non ce la faceva a stare con i migliori.

Ripetero' quanto gia' detto. E' stato un fenomeno ma non perche' e' stato un fenomeno ciclisticamente parlando... No, assolutamente, c'e', c'e' stato e ci sara sempre gente piu' forte di lui, anche adesso, anche quando lui era il top...

Lui e' stato un fenomeno a dare sempre il massimo di quello che poteva dare. Mai esagerare e sempre lottare buttando il cuore oltre l'ostacolo. Non ha mai mollato anche quando una serie di incidenti stradali (l'hanno travolto un 3-4 volte almeno... micio9 ) l'han tenuto lontano dalle gare per quasi 2 anni. Lui e' tornato ogni volta + forti di prima ed e' riuscito a battere gente ben + predisposta alle grandi corse a tappe (Simoni, Cunego, Pantani, Tonkov, Di Luca, Garzelli, ecc....). Infatti ha quasi sempre sofferto in salita lottando fino allo stremo e cercando di recuperare in discesa. Ho letto che secondo molti e' il migliore discesista della storia del ciclismo (accanto a Magni, non MM). Io non lo so questo , so solo che e' difficile recuperare 2 minuti in discesa se non sei un fuoriclasse in quella disciplina.

Vorrei inserire le sue vittorie :

Vittorie [modifica]
1997 - Rosslotto
Hofbrau Cup
1998 - Saeco
Giro del Trentino (con 1 vittoria di tappa)
1999 - Saeco
1 tappa al Giro d'Italia (secondo in classifica finale)
Giro del Trentino (con 1 vittoria di tappa)
Trofeo Laigueglia
2000 - Saeco
Giro di Romandia (con 1 vittoria di tappa)
1 tappa al Giro del Trentino
2001 - Saeco
2 tappe al Giro di Romandia
2002 - Index-Alexia Alluminio
classifica generale al Giro d'Italia
2005 - Discovery Channel Pro Cycling Team
1 tappa e classifica generale al Giro d'Italia
1 tappa al Tour de France
2006 - Discovery Channel Pro Cycling Team
Prologo (a cronometro) al Giro di Romandia
maglia azzurra e prologo (a cronometro) al Giro d'Italia
2007 - Astana
Prologo (a cronometro) al Giro di Romandia
1 tappa (a cronometro) al Giro d'Italia

Vorrei sottolineare i 2 giri d'Italia, i 2 giri del Trentino, il giro di Romandia e le tappone vinte al giro. ave

Uno dei + grandi negli ultimi 15 anni di ciclismo !!!

Aldila' delle vittorie, come gia' detto nel topic del giro d'Italia e stato veramente una persona straordinaria...

Mai una polemica
Mai uno schezio
Mai banale
Mai arrogante
Mai spavaldo

Persona umilissima che, ricordiamolo, il girono dopo l'eslusione di Pantani dal giro d'Italia non volle indossare la maglia rosa in suo rispetto... clapclap

Come gia' detto:
"Ma di sicuro parleremo del Falco per la persona che e' per il modo di affrontare le tappe come la vita, dando tutto quello che sia ha... Eppoi se va male, pazienza...
Non si puo' sempre vincere ma l'importante e' essere sicuri di non aver rimpianti e affrontare il tutto con la massima serenita'."

Sicuramente da anche un bel messaggio ai giovani !!!

Persona vera, e che persona che mostrava tutta la sua fatica se inquadrato durante le riprese televisive con la sua consueta faccia da bambino (Baby face....).

Persona simpatica, in grado di sdrammatizzare anche un ritado di 20 minuti dal primo in classifica.... Eppoi con quell'accento delle valli difficile non ridere....

Persona che sa da dove viene e disposta a fare il gregario per gente sconosciuta (o quasi) come Mazzoleni o per Teru' Di Luca.

Persona che e' disposta a mettersi da parte quando comincia a non essere piu' al top... Io l'avrei voluto vedere ancora un paio d'anni, perche' no... Magari non vincente ma fedele gregario e l'importante era vederlo al via del giro d'Italia....

Dopo El Diablo un'altra delusione.... Ma del resto e' giusto cosi'...

Spazio ai nuovi giovani e speriamo che venga fuori alla svelta un corridore del genere forte ma non all'eccesso, umile e non montato, aggressivo ma non arrogante, cuore, testa e gambe a tutta !!!

Volerai sempre al centro dei nostri cuori !!!!

Stasera metto anche qualche foto ricordo.

SuperL

P.S. Fara' anche lui la manica in bici ???
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MessaggioTitolo: Re: AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!!   AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!! - Pagina 2 EmptyVen 04 Lug 2008, 19:23

Visto che abita a Rovetta farà l'Adda in bici!!!!!!!!!!! ahah
Cmq un bergamasco in meno che corre spiace

poverino
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MessaggioTitolo: Re: AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!!   AMARCORD CICLISMO - Per non dimenticare !!! - Pagina 2 EmptyVen 04 Lug 2008, 19:52

Ecco qualche foto del Falco...

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