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 Considerazioni di fine stagione

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capinho
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MessaggioTitolo: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMar 08 Mag 2012, 19:58

Stagione abbastanza deludente, per quanto mi riguarda.
Sia dal punto di vista dei risultati, sia dal punto di vista del gioco espresso per gran parte del campionato.

Dopo esserci ritrovati in testa al campionato alla decima giornata di andata, è iniziato quello che si può considerare come il periodo più difficile vissuto dal Sao Cavriao in tutti i suoi 6 o 7 anni di storia, con una serie impressionante di sconfitte e prestazioni negative che ci hanno catapultato nella zona bassa della classifica, costringendoci addirittura a lottare per una salvezza che io stesso consideravo scontata ad inizio anno (non fosse altro per il fatto che da varie stagioni siamo in lotta per la vittoria e la promozione in categorie superiori).

Sconfitte meritate, frutto di tantissimi errori commessi, sia individuali che di squadra: devo ammettere che in questo periodo ero molto sfiduciato ed ero arrivato persino ad affermare che, forse, una retrocessione ci avrebbe fatto bene, per farci capire che senza impegno, senza grinta, senza un minimo di sacrificio negli allenamenti è impossibile ottenere risultati positivi.
Alla fine sono contento che siamo riusciti a salvarci, addirittura con due giornate d'anticipo, perchè comunque sarebbe stato un peccato ritornare nel gruppo D dopo tanti anni che giochiamo a calcetto e tante delusioni che già abbiamo dovuto subire in passato.

La delusione più grande, però, arriva non dai risultati ma dagli allenamenti: per quanto mi riguarda, avevo iniziato la stagione con entusiasmo, con l'intenzione di inserire alcuni semplici schemi su palla inattiva (corner, rimesse ...) e di dettare alcune linee guida generali per dare una precisa identità al nostro gioco (ancora troppo dipendente da azioni personali e casuali, quando, invece, dovrebbe essere caratterizzato da movimenti precisi e sincronizzati, il minimo visto i tanti anni che giochiamo assieme...), ma ben presto mi son reso conto che il mio entusiasmo non era lo stesso entusiasmo di tutti i miei conpagni di squadra. Quando agli allenamenti, nel momento in cui si doveva decidere che esercizi eseguire o si doveva discutere brevemente degli errori comemssi nella precedente partita di campionato, sentivo alcuni proporre di giocare immediatamente la partitella senza fare alcun esercizio, capivo che ancora una volta le tante parole spese, le riunioni di inzio anno in cui tutti si erano mostrati d'accordo nell'introdurre schemi, nell'affrontare gli allenamenti con impegno, non erano altro che fiato sprecato.

Sono convinto al 100% che i pessimi risultati del girone di ritorno, frutto di prestazioni altrettanto pessime, siano la logica conseguenza di troppi allenamenti affrontati senza il dovuto impegno, senza concentrazione: per spiegare schemi semplicissimi, per i quali sarebbero in teoria bastati 5 minuti di attenzione da parte di tutti, si impiegavano in realtà 20 e più minuti, durante i quali notavo molte volte che, mentre un compagno parlava, c'era chi giocava con la palla, chi guardava l'orologio in continuazione per vedere quanto mancasse all'inizio della partitella, chi parlava di tutt'altro.

All'inizio dell'anno si era fatta una riunione in cui si erano chiariti alcuni punti che avrebbero dovuto caratterizzare l'intera stagione, con l'obiettivo di disputare un campionato di vertice:
- presenza al maggior numero di allenamenti possibili;
- impegno e concentrazione massima durante gli allenamenti;
- chi saltava troppi allenamenti, avrebbe saltato anche delle partite di campionato, per rispetto nei confronti di quei compagni che, invece, agli allenamenti partecipavano con costanza;
- gestione delle partite con mentalità differente dal "giocano tutti gli stessi minuti", perchè se si vuol vincere un campionato è obbligatorio gestire i cambi ed i minutaggi in base alle varie situazioni di gara.
Mi sembra che quasi mai siano stati rispettati questi punti che noi stessi ci eravamo fissati e ci eravamo obbligati a seguire.

In conclusione: ritengo sia corretto che ognuno di noi faccia un piccolo "esame di coscienza", che si renda conto degli errori commessi e che si impegni a non commetterli più in futuro. Nei prossimi giorni chi ha eventualmente intenzione di smettere o di andare a giocare altrove, lo comunichi di modo che ci sia tutto il tempo per cercare con calma dei sostituti.
Il calcetto è uno sport di squadra: per vincere è necessario che lo spogliatoio sia unito, le singole teste di ciascuno di noi pensino come fossero un'unica testa, che tutti si impegnino al massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Perchè è sufficiente il non-impegno o il malumore di pochi per rovinare il lavoro di tutti.
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMer 09 Mag 2012, 11:36

Leggendo questo mio scritto penserete: "Ma che cazzo vuole questo che non fa neanche parte della squadra, non capisce un cazzo di calcetto, e non sa le cose come stanno", ma visto che della squadra scrivono solo Ugo e Sala, mi permetto come "tifoso storico" di scrivere due righe a riguardo. (tanto le leggeranno solo Ugo e Sala)

Il concetto espresso da Ugo nel post sopra e' giusto, ma inapplicabile finche' avrete "paura" a parlarne apertamente tra voi o con le persone interessate, per il fatto che temete le loro reazioni "caratteriali".
Finite quindi sempre per discuterne in altre sedi per mantenere il quieto vivere (escluso forse pochissime e rarissime eccezioni).

Cio' potrebbe esse anche giusto, perche' oltre al calcetto ci sono le relazioni interpersonali di cui tener conto.
In questo caso pero' allora giocate per divertirvi, fregatevene dei cambi, delle cazzate, degli errori individuali e non preoccupatevi di evetuali velleita' di vittoria, sarete tutti sereni, amiconi e l'anno prossimo l'Ugo scrivera' ancora le stesse parole nelle considerazioni.

Se invece volete migliorare dovete scindere le due cose (rapporti personali / gioco del calcetto). Avere il coraggio di dire cosa "non va" al diretto interessato o alla squadra, parlare di piu' tra voi, discutere ecc ecc.
E basta tensioni, musi lunghi e silenzi Stampa, che non fanno altro che peggiorare la situazione.
Se una persona e' intelligente riuscira' a cogliere la critica nel giusto senso e migliorare, se invece se la prende a titolo personale e si incazza anche al di fuori dell'ambito squadra, ahime' gli passera' o se ne andra' o chissa'....

Sta a voi decidere che strada scegliere.

Tutta questa naturalmente e' una mia opinione (condivisibile o opinabile), che mi sono fatto seguendo un po' la squadra dentro e fuori il campo.

Sono convinto comunque che restera' sempre un'utopia questa cosa... Crying or Very sad

Ciao e buone vacanze lol!


Ultima modifica di Palli4ever il Mer 09 Mag 2012, 17:12 - modificato 2 volte.
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMer 09 Mag 2012, 14:21

Palli4ever ha scritto:
Il concetto espresso da Ugo nel post sopra e' giusto, ma inapplicabile finche' avrete "paura" a parlarne apertamente tra voi o con le persone interessate, per il fatto che temete le loro reazioni "caratteriali".
Finite quindi sempre per discuterne in altre sedi per mantenere il quieto vivere (escluso forse pochissime e rarissime eccezioni).


In parte sono d'accordo, in parte no.
E' vero che in alcuni casi si sarebbe potuto/dovuto dire chiaramente al diretto interessato cosa non adava del suo comportamento, ma in altri casi sono state sprecate fin troppe parole senza ottenere alcun risultato.

Penso che ognuno di noi abbia l'intelligenza per capire i propri errori e per correggerli, senza bisogno che siano sempre gli altri a farli notare.

Concordo al 100%, invece, quando fai riferimento al fatto che troppo spesso l'appunto di un compagno viene vissuto come un affronto personale e questo rende quasi impossibile chiarirsi a vicenda. Anche qui, però, è questione di maturità.
Se non si capisce che l'eventuale osservazione di un compagno è fatta esclusivamente per il bene della squadra, con l'unico scopo di portare beneficio e far migliorare la situazione dello spogliatoio, vuol dire già partire con il piede sbagliato.

Il divertimento deve stare alla base del nostro giocare a calcetto. Al divertimento, però, deve essere necessariamente associato l'impegno costante da parte di tutti, perchè senza impegno non si gioca bene e non si vince, e senza vittorie e giocando male non ci si diverte.
Io in questo campionato mi sono divertito molto poco, per tutta una serie di situazioni che si sono venute a creare, al di là del mero risultato delle partite.

Se per non rovinare un'amicizia non ci si riesce mai a confrontare o a chiarirsia a vicenda, forse vuol dire che poi non c'è tutta questa amicizia, perchè tra veri amici non bisognerebbe serbare rancore o vedere sempre affronti personali.
Se non c'è piacere a giocare tra di noi, diventa impossibile raggiungere dei risultati.

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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMer 09 Mag 2012, 14:35

capinho ha scritto:


In parte sono d'accordo, in parte no.
E' vero che in alcuni casi si sarebbe potuto/dovuto dire chiaramente al diretto interessato cosa non adava del suo comportamento, ma in altri casi sono state sprecate fin troppe parole senza ottenere alcun risultato.

Ti do ragione, ho forse generalizzato troppo, la mia analisi era nata solo da quello che ho potuto constatare come tifoso esterno, non facendo parte della squadra non potevo essere al corrente di tutto. chiedo venia bastonata


capinho ha scritto:


Penso che ognuno di noi abbia l'intelligenza per capire i propri errori e per correggerli, senza bisogno che siano sempre gli altri a farli notare.

Concordo al 100%, invece, quando fai riferimento al fatto che troppo spesso l'appunto di un compagno viene vissuto come un affronto personale e questo rende quasi impossibile chiarirsi a vicenda. Anche qui, però, è questione di maturità......

.....Se per non rovinare un'amicizia non ci si riesce mai a confrontare o a chiarirsia a vicenda, forse vuol dire che poi non c'è tutta questa amicizia, perchè tra veri amici non bisognerebbe serbare rancore o vedere sempre affronti personali.
Se non c'è piacere a giocare tra di noi, diventa impossibile raggiungere dei risultati.


Hai centrato perfettamente il punto Ugo. ok
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMer 09 Mag 2012, 14:46

La cosa pero' che piu' mette tristezza e' che sia stato un tifoso a commentare... pale
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyMer 09 Mag 2012, 18:32

Sulle considerazioni espresse da Ugo sulla stagione non posso che essere d'accordo, in gran parte sono frutto di discussioni nate nel corso di tutta la stagione, dalla preparazione fino a oggi. Penso che sia balzato agli occhi di tutti le pessime prestazioni (in particolar modo del ritorno) di questa stagione e spero che questo porti a ognuno di noi a una seria riflessione prima sulle proprie mancanze e poi su quelle di squadra.

Riguardo al tifoso Alessio (ma che cazzo vorrà questo qui Very Happy ) il discorso si fa molto più complesso perchè si interpongono relazioni personali e caratteri diversi, purtroppo certe cose, anche se ripetute più e più volte, cadono nel dimenticatoio e troppe volte dei semplici richiami o appunti sfociano in attriti personali senza senso e questo non dipende solo dal clima partita.
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyGio 10 Mag 2012, 09:45

I fatti hanno dimostrato che le parole non vengono recepite o non vogliono essere recepite.
A mio parere questa stagione ha confermato che per metà squadra interessa migliorare e provare le cose, all'altra metà interessa solo giocare e chi se ne frega di schemi allenamenti ecc ecc, Importante è giocare e basta.
Io ero molto dubbioso sul rimanere lo scorso anno e sono rimasto sulla base di quanto si era detto alla riunione finale di fine anno scorso, sulla voglia (almeno a parole) di cambiare e devo dire che fino a ottobre novembre mi pareva davvero che il vento fosse cambiato (allenamenti con schemi, buon impegno da parte di quasi tutti) poi da dicembre è tornato tutto come prima..... Stranamente mi trovo d'accordo con Alessio sul primo post che ha scritto specie sul confronto dal vivo e scindere il fatto del calcio a 5 con amicizia.
Io fuori dal campo mi trovo bene con tutti, ma a volte quando vengo a giocare alcuni atteggiamenti mi danno veramente fastidio mi irritano.
Io ho sempre creduto alle parole dette alla riunione e quest'anno ho dato ancora una chance prontamente smontata e smerdata. Non nascondo che sono indeciso se continuare o meno prima di prendere una decisione definitiva vorrei o meglio mi piacerebbe fare un confronto.
Sinceramente credo che se non si metta la presenza in partita legata agli allenamenti per me non si andrà da nessuna parte......però ripeto preferisco un confronto dal vivo.
Perchè se si vuole continuare nel C bisogna cambiare atteggiamento, quest'anno ci è andata bene altre volte no e l'età (per il 70% della squadra) è over 30 e ogni anno le prestazioni inevitabilmente calano e se non miglioriamo nell'aspetto tattico non ci toglieremo più soddisfazioni anche perchè non possiamo sempre contare sulle giocate dei singoli.
Sugli allenamenti sicuramente a volte scoccia venire giù quando non si ha voglia ma essere presenti al 100% come squadra solo 2-3 volte in un anno è veramente RIDICOLO.
Tenendo conto dei vari impegni, voglia/non voglia infortuni almeno 20 volte avremmo potuto essere presenti tutti ma non è stato fatto.
Non vorrei sembrare lacrimoso ma farsi 30km ogni volta x partita o allenamento e vedere che siamo in pochi o alcuni di quei pochi interessa solo partitella e niente schemi ecc ecc a me personalmente fa male.
RIBADISCO (incredibile Very Happy ) CONCORDO CON ALESSIO: BISOGNA DIRE IN FACCIA IN CONFRONTO CIO' CHE NON VA. VALE X I GIOCATORI CHE X LA GESTIONE

Io ho smesso di scrivere non tanto per le polemiche o silenzi stampa ma perchè sono stanco di ripetere le stesse cose, stanco di essere uno dei 3/4 che han sempre scritto ripeto SEMPRE. Difatti tolto me e Sgo (eccetto oggi) non han mai scritto nessuno escluso Ugo e Sala x cui anche questo x me è un altro sintomo di quello che si dice: a parole tutti bravi coi fatti.......E poi quello che si scrive / dice alla fine viene recepito fa una minoranza.

Personalmente parlando il ritorno effettuato da me è stato il momento peggiore credo da quando gioco a calcio a 5 mai avevo fatto cosi tanti errori condensati in poche partite dopo il rientro da stop x malattia è andata un pò meglio comunque qualsiasi sia il mio futuro sicuramente farò di tutto per far si che non si ripeta più.

Concludo chiedendo due cose:
1) ci si ritrova per un confronto chiaro e tondo o si va avanti cosi?
2) avete deciso qualcosa in merito a eventuale weekend o torneo ieri sera?
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyGio 10 Mag 2012, 10:34

Leo1980 ha scritto:

1) ci si ritrova per un confronto chiaro e tondo o si va avanti cosi?
2) avete deciso qualcosa in merito a eventuale weekend o torneo ieri sera?

1) Teoricamente ci si dovrebbe trovare per un confronto, in pratica si andrà avanti così. Anche lo scorso anno ci si era trovati per un confronto chiaro e tondo...

2) No. L'intenzione di partecipare ad un torneo c'è, bisogna vedere in quanti saremmo e quale torneo disputare.

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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyGio 10 Mag 2012, 10:41

La tua risposta al punto 1 indica già parecchie cose: anno di sofferenza, disagi che non si discutono ma se ne parla nei soliti 4 per poi tacere per il quieto vivere.

Alla luce di questo mi prendo qualche tempo per decidere.
Entro meta giugno vi faro' sapere
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyLun 14 Mag 2012, 19:31

Leo1980 ha scritto:
La tua risposta al punto 1 indica già parecchie cose: anno di sofferenza, disagi che non si discutono ma se ne parla nei soliti 4 per poi tacere per il quieto vivere.

Alla luce di questo mi prendo qualche tempo per decidere.
Entro meta giugno vi faro' sapere

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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyDom 27 Mag 2012, 23:01

Beh... Che dire... Ho letto i vari messaggi. Sicuramente prima un'analisi della stagione (ovviamente considerata alla partite che ho visto, quest'anno pochine).

Penso che il trend di ogni anno sia sempre quello. Bella partenza e al giro di boa caduta. Quest'anno poi la caduta e' stato "libera".

Dopo il girone d'andata (considerando anche le ultime 2, poi rivelatasi prima e seconda) non avete ripreso a giocare se non nelle ultime partite, quando non contata piu' nulla o quasi. La prima partita che avete vinto al ritorno, a TheClock, e' arrivata senza grossi meriti in una partita dove il Lao ha fatto i miracoli senza occhiale. Il che e' tutto dire.

Mi permetto di dire che la buona serie dell'andata, come avevo iniziato a dire, non mi entusiasmava. Troppe partite vinte con poco gioco e tanta fortuna/parate di Leo. Il vantaggio erano i singoli che ci permettevano di metterla sempre dentro, difendendo poi tutti insieme, con ordine, piu' o meno.

Nel ritorno, quando oltre a questo ci si e' messo pure il calo di condizione fisica.... Abbiamo fatto un bel filotto, forse troppo in eccesso come all'andata (ma al contrario), sicuramente aiutato anche da un morale non proprio alle stelle. Per fortuna che nel finale vi siete tirati su. non potevo credere alla retrocessione, visto il vostro livello.

A proposito di livello, le ultime 2 partite ci hanno dato dimostrazione che le prime della classe non erano poi cosi' distanti (ok, una si affrontata gia' campione ma con la voglia di non perdere in casa). Questo secondo me ha dimostrato 2 cose:

1. Con la giusta mentalita', un po' piu' di gioco e di forma fisica avremmo sicuramente lottato per la vittoria finale.

2. Quando non si ha niente da perdere, date il meglio di voi stessi.

Non dico che avete perso lo scudetto, ci mancherebbe vista la posizione finale. Dico solo che con il suo rendimento standard, senza eccessi, questa squadra non avrebbe fatto fatica ad arrivare tra le prime 3. Troppi alti (pochi) e bassi (molti). Tolto il fatto che nel ritorno era evidente quanto fosse prevalicante il fattore psicologico.


Peccato... Per l'ennesima volta.....




Sull'altro punto, quelli che vi eravate promessi, e quello che e' stato vorrei dire 2 parole.

Sicuramente sono d'accordo su quando detto. Si erano fatte riunioni, se ne era parlato tanto, ma non e' stato messo in pratica.

L'idea di fondo c'era ed ero d'accordissimo. Infatti e' per questo che mi sono messo da parte, non potendo garantire presenze e ginocchio. Invece mi era chiaro quanto fosse importante, per alcuni di voi, iniziare la stagione del cambiamento.

Pero’ alla fine un anno e’ passato e mi sembra che il cambiamento non ci sia stato anzi, penso sia peggiorato. Un conto era seguire questi punti prima di averne parlato ad inizio anno ed introdurli a meta’ stagione (come fatto un anno e mezzo fa’). Un’altra averne parlato prima di incominciare, essere tutti d’accordo e poi non metterlo in pratica….. Molto peggio….

E’ vero. Probabilmente avrete gia’ ripetuto le stesse cose diverse volte prima di partire, durante gli allenamenti e prima/dopo la partita. E il fatto che non si migliori e’ probabilmente dato dal fatto che o non si vuole ascoltare o si ascolta e non si vuole mettere in pratica quanto detto. Non considero neanche il fatto che queste indicazioni non si seguano perche’ non le si capiscano (non mi sembrano difficilissime).

Secondo me, uno dei motivi fondamentali e’ che siamo tutti amici, siamo tutti allo stesso livello (c’e’ un qualcuno investito di qualche titolo ??? Non mi sembra) e nessuno con il carattere giusto per farsi rispettare. Essendo probaile quest’ultima ipotesi, direi che l’unico modo per cambiare le cose e’ introdurre un mister vero; chiarisco.
Non il Max che vi fa un favore e viene alle partite per gestire i cambi. Ma una persona che segue la squadra anche agli allenamenti e, soprattutto, dia delle indicazioni e delle regole che devono essere applicate da tutti, senza se e senza ma. E, in un certo modo, che si faccia rispettare. Questo e’ un consiglio poi continuate come meglio credete.

Riguardo all’alternativa. L’avevo gia’ detto l’anno scorso. E’ quella di sbattersi di meno, di fare un’allenamento, chi vuole, in settimana facendo 2 tiri e mantenendosi in forma, e giocare in campionato, tutti lo stesso minutaggio. Si perde, pace…. Domani c’e’ un altra partita… giocamo male ??? Perche’, quando facevamo I seri giovamo cosi’ bene ???

Insomma, vale la pena di chiedersi se e’ peggio sbattersi per cercare di far cambiare mentalita’ a questa squadra, e non riuscirci oppure giocare tanto per giocare, e incazzarsi perche’ si gioca male ???

Chiedete a tutti quello che vogliono fare, e soprattutto cosa possono garantire l’anno prossimo, mi sembra la domanda piu’ azzeccata.

C'è un pò di tempo per pensarci e poi organizzate al meglio il nuovo anno come meglio credete.

Un saluto.

Un vostro umile spettatore
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MessaggioTitolo: Re: Considerazioni di fine stagione   Considerazioni di fine stagione EmptyLun 28 Mag 2012, 19:01

Ho letto la tua analisi, Luca, e la condivido in gran parte: l'unico punto su cui non concordo è quello relativo alle partite vinte nel girone d'andata, dove secondo me abbiamo offerto anche buone prestazioni ed i 3 punti erano sostanzialmente meritati, mentre tu le cataloghi più come colpi di fortuna e vittorie ottenute grazie alle parate del Leo. Forse una vittoria potrà essere stata ottenuta in questo modo, ma 4 o 5 di fila è impossibile che siano ottenute solamente grazie alla fortuna. Ricordo una vittoria 4-2 ad Inzago contro l'ACLI al termine di una partita dominata, un'altra vittoria contro The Clock per 5-0, altre due vittorie casalinghe, che ci avevano permesso di arrivare al primo posto della classifica, ottenute grazie alla buona prova offerta da tutti i componenti della squadra.

Nel girone di ritorno siamo calati moltissimo, soprattutto dal punto di vista fisico, ed abbiamo lì sì inanellato una serie di prestazioni abbastanza imbarazzanti, ed i risultati sono stati giustamente molto negativi. Abbiamo vinto a Pontirolo contro i The Clock al termine di una partita, in generale, brutta, dove forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto e dove noi ci siamo presentiti a corto di uomini e con il morale sotto i tacchi.
Poi ci siamo ripresi nelle ultime 4 partite, dove siamo tornati ad avere una buona condizione fisica e da lì sono arrivate 3 vittorie ed un pareggio: anche qui, tranne il Fabri in occasione dell'ultima partita a Bonate Sotto, non mi sembra ci sia stata un'individaulità che sia spiccata al di sopra di tutti, ma le vittorie sono state frutto di buone prestazioni generali.

Sulla questione allenamenti: facciamo un'ora a settimana, quindi non si tratta di un grossissimo impegno; l'ora è suddivisa in 30 minuti circa di esercizi vari e 30 minuti di partitella, quindi si lascia ampio spazio al divertimento e si tratta, alla fine, di solo mezz'ora in cui è richiesta un minimo di concentrazione e voglia per imparare due schemini elementari. Poi è capitato anche a me che ci fossero 2 o 3 giovedì in cui sono arrivato agli allenamenti e mi sentivo particolarmente stanco e, magari, non sono riuscito a dare il massimo: capita a tutti, non c'è alcun problema, ci mancherebbe. Però gli allenamenti come li svolgiamo noi, cioè una sola ora settimanale, mi sembrano il minimo per una squadra che affronta un campionato, oltretutto nel gruppo C dove la competitività degli avversari è abbastanza elevata. Non fare alcun allenamento vorrebbe dire presentarsi in campo quasi sempre scoppiati, con il rischio di subire molte sconfitte in goleada e non vedo proprio come ci si possa divertire in questo modo. Divertirsi non vuol dire affrontare la stagione da scazzati, con zero allenamenti e le partite giocate alla "viva il parroco": un minimo di impegno, che è poi ciò che si chiede ad ognuno di noi, è necessario per non scendere in campo e fare figure barbine. Posso capire se si facessero 3 allenamenti settimanali da 2 ore ciascuno + una partita: non tutti possono, giustamente, avere voglia e tempo di dedicare così tante ore al calcetto. Ma un'ora di allenamento (con almeno 30 minuti di partitella, quindi di divertimento...) + una partita di campionato a settimana, bè, mi sembra proprio il minimo sindacale. Avere due schemi elementari da attuare su corner o rimesse, eseguire dei semplici movimenti coordinati: in questo modo ritengo ci si possa divertire, non di certo scendendo in campo senza avere la minima idea di cosa fare.

A meno che non si decida di disputare il gruppo E: la maggior parte degli avversari, tranne le prime tre o quattro in classifica, sarebbero squadrette molto deboli contro le quali si potrebbe vincere anche da semi-scoppiati e senza allenamenti alle spalle.

Oppure, meglio ancora, a meno che non si decida di non disputare alcun campionato: una partitella a settimana la si può benissimo fare tra di noi, si trovano 10 persone e si gioca, ed in tal modo si va in campo scazzati, senza schemi, senza assillo di vittoria e tristezza per la sconfitta.
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